Published on Giugno 16th, 2013 | by Militant
0CARA Mineo, dopo anni le rivolte continuano
Il quadro della situazione l’abbiamo descritto più volte: richiedenti asilo che attendono anche da 2 anni (la legge italiana impone un massimo di 6 mesi) il permesso di soggiorno in una “meravigliosa” struttura che sorge in mezzo al nulla, senza poter lavorare, senza poter far nulla; le donne a volte costrette a prostituirsi per 5€, ripetuti tentativi di suicidio e continue rivolte per avere rispettata la propria dignità e i propri diritti. Persone di tutte le età fuggite da paesi di guerra che da 2 anni si trovano in quello che nei fatti è un carcere.
Il 14 giugno 2013 l’ennesima rivolta, nata da una lite ed un arrestato, che è durata parecchie ore; la rabbia si è espressa con sassiole e grida di disperazione. Ad accendere gli animi dei migranti è l’inimmaginabile lentezza del disbrigo delle pratiche per il permesso di soggiorno e la totale inconsapevolezza del proprio destino. Ci sono persone alle quali da 2 anni dicono “domani verrà esaminato il tuo caso” e così si giunge alla disperazione.
In particolare negli ultimi giorni lo scontento è aumentato in seguito alla pubblicazione di un annuncio che aveva il sapore di un ricatto, il concetto è “avete diritto a 500€ una volta usciti dal CARA ma se volete subito il permesso di soggiorno dovete firmare una rinuncia al denaro”.
Ecco il comunicato: