Politica

Published on Novembre 15th, 2013 | by Militant

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Corruzione, mafia, malaffare

mi rifiutoNon è un incidente di percorso, come i buonisti difensori del sistema vorrebbero farci credere; non è nemmeno dovuto alla natura umana immutabile, come invece vorrebbero farci credere i religiosi; non è vero neanche che sia un problema impossibile da risolvere, a meno che non si continui ad osservare la situazione con lo sguardo miope di chi non vuole uscire dal sistema capitalista.

Corruzione, mafia e malaffare sono semplicemente conseguenze inevitabili del sistema in cui viviamo, così come ogni altra forma di disordine sociale. Vivendo in un sistema in cui l’unica legge che sta al di sopra di tutte le altre, più forte dei giudici e dei tribunali, è quella del profitto ad ogni costo, è ovvio che ogni uomo agisca per salvaguardare se stesso e il suo interesse. Non c’è sistema più antisociale di quello capitalista, perché individualista e assolutamente anarchico, dove l’unico diritto davvero riconosciuto è quello della proprietà privata; più proprietà si possiede e più si è forti in questa società. Come si potrebbe mai costruire una società giusta, se l’unico principio valido è la sopravvivenza, perché nessuno tutela i tuoi diritti? La mafia è una sovrastruttura sociale inevitabile, un’associazione di uomini che si nutrono di quest’anarchia sociale da cui prendono uomini e mezzi per riuscire ad esercitare il loro potere. Un ciclo fondato sulla proprietà privata. La mafia si ricompone reclutando plotoni di disperati gettati nel baratro della miseria dal capitalismo e impiegandoli per assicurarsi facili profitti, assicurando ciò che lo stato legale non può più garantire al cittadino. La sua ricchezza deriva direttamente dalla proprietà privata, poiché in una società in cui si guadagnano fior di milioni grazie ad appalti, compravendite di società e manovre edilizie speculatrici, non può che essere naturale il continuo rafforzamento di questo potere complementare a quello dello Stato. L’Aquila è un esempio emblematico, ma in tutt’Italia e in tutto il mondo esistono mafie che prosperano solo grazie al capitalismo, perché esso inevitabilmente produce le condizioni che fanno sorgere queste organizzazioni.corruzione Una società fondata sul furto, inevitabilmente produrrà criminalità e anche il più onesto dei cittadini sarà costretto a piegarsi per sopravvivere, perché questa è la regola generale, non l’eccezione. La mafia è comunque l’organizzazione parastatale più conosciuta, ma le diverse associazioni e compagnie di qualsiasi tipo non sono altro che piccoli gruppi di potere che s’inseriscono nella macchina statale e ne diventano perfetti ingranaggi, perché gli uomini sono naturalmente spinti a proteggersi a vicenda da una società che non li tutela, ma tutela solo chi possiede in maggiore quantità. Anche il caso Cancellieri è emblematico, la legge non è mai uguale per tutti sotto capitalismo, perché è solo il denaro che regola i rapporti di forza e costruisce evidenti privilegi di classe. Quale soluzione può essere proposta contro tutti questi fisiologici risultati dettati dalla natura del capitalismo? L’abbattimento del sistema e la costruzione di un nuovo sistema. L’individualismo capitalista crea una società di lupi che si sbranano a vicenda, dove gli “agnelli subiranno le conseguenze drammatiche della moderna schiavitù e i più gretti sopravviveranno, darwinismo sociale allo stato puro. Non s’inganni chi legge, i più gretti sono i genuini esponenti di una classe sociale che fa dell’egoismo la propria bandiera, al di là dei formali diritti borghesi. Bisogna contrapporre al sistema capitalista, il sistema socialista. Senza la proprietà privata dei grandi mezzi di produzione, senza la possibilità d’inserirsi in appalti, di creare bolle edilizie, la mafia non potrà che soffocare e morire come una fiamma a cui viene tolto l’ossigeno, senza bisogno di spendere fior di milioni in falsi piani per contrastare un’entità con cui lo stato fa affari d’oro, in un rapporto di amore ed odio, dettato da interessi comuni, ma anche lotta per possedere un determinato territorio. Alla filosofia individualista del capitalismo, i socialisti contrappongono quella comunista, che è il fondamento per l’affermazione dell’autentica solidarietà tra uomini, e per la costruzione di un modello sociale completamente nuovo, non più fondato sul profitto, ma sull’uomo stesso ed il suo benessere sociale.

eliodream

Noi proponiamo una società fondata sull’uomo, nella sua piena dimensione sociale, non sul profitto; i comunisti ragionano sull’uomo e non sul denaro, perciò la vera uguaglianza degli uomini davanti alla società è insita nella loro stessa natura; i comunisti non credono nell’immutabilità della natura umana, ma l’uomo è un prodotto della società in cui vive e cambiando la società si cambiano gli uomini ed il loro modo di ragionare. Il socialismo è l’esatto opposto della corruzione, della criminalità e dello sfruttamento e verrà sempre combattuto da tutti coloro che sguazzano in questa società corrotta per natura. Contro il capitalismo, per il comunismo!

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