Ambiente

Published on Ottobre 18th, 2011 | by Militant

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Eco-sostenibilità o capitalismo? Un caso: la sperimentazioni sugli animali

Due premesse: chi scrive ha fatto studi in biologia e non tollera sperimentazioni sugli animali a scopi militari o per la produzione di cosmetici.

Deve essere chiaro che se negli ultimi decenni (anzi direi secoli) si è prediletta la sperimentazione su animali evoluti come i topi, i cani, le scimmie e così via, la motivazione non è un semplice sadismo nei confronti di questi esseri ma la vicinanza all’uomo sotto il profilo genetico\cromosomico. Le affinità in tal senso li rendono gli organismi più adatti allo studio di malattie, farmaci ecc. utili all’avanzamento in campo medico e biologico.

Ci sono tanti altri aspetti: la sperimentazione su questi animali, anziché su altri meno evoluti che magari darebbero risultati equivalenti, non è ipotizzabile per questioni economiche e di tempo; usare uno scarafaggio anziché una scimmia per testare il nuovo vaccino per l’HIV magari sarebbe possibile ma servirebbero anni in più di studi e milioni di euro. In tanti denunciano, giustamente, il fatto che a volte non si usano gli anestetici sugli animali prima di fare gli esperimenti. Si tratta di una cosa barbara ma la colpa non è dei ricercatori –che non sono mostri e ai quali non costa nulla far una puntura- ma dei governi che non finanziano la ricerca.

Nessuno può inoltre, in pace con la propria coscienza, avanzare alcun tipo di accusa a quei laboratori dove si sperimenta sugli animali per fini scientifici. Da sempre l’evoluzione scientifica si è basata sulla sperimentazione su animali che divengono lo strumento che permette A TUTTI NOI di usufruire di tecnologie, farmaci, cure che ci allungano la vita e conoscenze altrimenti impensabili.

È necessario ovviamente fare una distinzione tra le sperimentazioni che hanno una reale valenza scientifica e quelle che altro non sono che speculazioni delle aziende farmaceutiche che oggi rappresentano una delle lobby più forti a livello mondiale.

QUINDI DOBBIAMO PROTESTARE PERCHE’ LE VIOLENZA SUGLI ANIMALI FINISCA MA LOTTANDO NON CONTRO LA RICERCA MA CONTRO I GOVERNI CHE NON LA FINANZIANO PERMETTENDO CONDIZIONI OTTIMALI ANCHE PER GLI ANIMALI!

Concentriamoci magari su tutte quelle stragi di piante ed animali che ogni giorno vengono compiute esclusivamente a vantaggio delle grandi multinazionali del caffè, del tabacco, del mais, DELLE ARMI ecc.

——————————————————————————————————————————————–Alcune considerazioni generali sulla questione ambientale: 

finchè l’unico obiettivo sarà la speculazione e il profitto la devastazione ambientale continuerà sempre più forte!

Non scordiamo ad esempio la BP (British Petroleum) che investe sugli oleodotti sottomarini che fruttano milioni di dollari ogni anno ma che non investe per la sicurezza che dovrebbe essere garanzia non solo per l’uomo ma per un intero ecosistema. Se l’anno scorso ha provocato un dissesto di proporzioni inimmaginabili nel golfo del Messico nessuna sanzione è stata inflitta alla società per il danno che ha provocato al pianeta intero.

I “politicamente corretti” di tutto il mondo si sono sbracciati per decenni per produrre energia rinnovabile dal sole sotto forma di biomassa. Sono stati attentamente ascoltati dalle grandi centrali capitalistiche che hanno convertito intere regioni in piantagioni di specie produttrici di biodisel o altro. RISULTATO: i prezzi mondiali del grano, mais e riso sono balzati anche del doppio, condannando alla morte certa per fame e milioni di uomini e sopratutto bambini.

L’eco sostenibilità non si raggiunge con qualche norma che tuteli un pezzo di costa o un parco ma CAMBIANDO LA ROTTA SOCIO-ECONOMICA MONDIALE IN UNA DIREZIONE RIVOLUZIONARIA che metta al centro non più il denaro ma la libertà, il lavoro, l’ambiente in tutte le sue diverse espressioni e la tutela della dignità (dell’uomo come di tutti gli esseri viventi).

PER L’AMBIENTE,

CONTRO IL CAPITALISMO!

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