IL PRONTO SOCCORSO: LA GRANDE TOMBA DELLA SANITÀ!
In questo luogo in cui la parola d’ordine è “aspettare, aspettare e aspettare”, il soccorrere è solo un caso fortuito in un mare di attesa; ovvero un servizio di un’importanza sociale enorme che si traduce in impotenza, rassegnazione,come se dovesse sempre andare così.
Perché un servizio così importante è così disfunzionale?
Se si pone il quesito al nostro tempo, la risposta è immediata: un servizio ove non si produce profitto prima o poi si dissolve; lo Stato che è stato artefice del funzionamento di questo servizio nell’epoca delle vacche grasse, è anch’esso succube dell’interesse borghese per il quale – particolarmente di fronte alla crisi infinita che lo ha colpito – il pronto soccorso è un servizio dispendioso e economicamente inutile.
I politici (che siano di destra o che siano della cosiddetta sinistra) stanno smantellando pezzo per pezzo tutti i servizi per la società, con una semplice ed efficace azione: lasciar allo stato brado tali strutture e togliere pian piano i finanziamenti.
Non siamo ai tempi in cui si può rivendicare una sanità pubblica adeguata, l’economia non lo permette; il capitalismo in una crisi permanente (che va verso il suo epilogo) non lo permette: siamo in un vortice inesorabile.
Il riformismo ha avuto il suo tempo ed ha fallito inesorabilmente, non siamo nei tempi in cui supplicare le briciole per ottenerle dallo Stato (borghesia).
Devono essere i tempi in cui le masse immiserite devono svegliarsi dal torpore, prendere coscienza, organizzarsi per distruggere questo sistema capitalista di merda, un sistema che vive sul massacro sociale.
Prendiamo coscienza, rompiamo la pace sociale, discutiamo,solidarizziamo con i compagni, organizziamo le lotte, e soprattutto ricordiamoci che prima di costruire occorre distruggere. E questo sistema va distrutto fin dalle sue fondamenta!
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