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Published on Ottobre 14th, 2011 | by Militant

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Padroni in corteo, contro Berlusconi, dalla parte del profitto

Era da oltre trent’anni, dalla cosiddetta “marcia dei quarantamila” promossa in funzione antioperaia dalla Fiat a Tornino che i padroni non scendevano in piazza.

L’hanno fatto a Treviso, sotto la pioggia, percorrendo – così ci dicono le cronache de “l’Unità” (28 maggio) – oltre quattro chilometri “senza cartelli ma con cartelle: quelle relativamente pesanti, che ogni invitato aveva ricevuto in dono dall’organizzazione”. A dirigerli Emma Marcegaglia in persona, con a fianco Andrea Tomat, presidente di Confindustria Veneto e Alessandro Vardanega, presidente di Unindustria Treviso.

Erano in duemila, i padroni, giunti da tutt’Italia per dire “basta” a Berlusconi.

Come in tante altre occasioni, nella storia dello Stato unitario, i padroni hanno deciso che il loro rappresentante politico era diventato inidoneo, anzi controproducente per i loro interessi di classe.

Messi di fronte ai loro interessi i padroni accantonano qualunque leader politico e saltano da un sistema all’altro. Il secolo scorso passarono dal regime liberale a quello fascista, scelsero la “democrazia” quando Mussolini entrò in crisi; negli ultimi venti anni hanno alternato servitori di centrodestra e di centrosinistra a seconda di chi offrisse maggiori garanzie per tacitare le rivendicazioni operaie estendendo ed amplificando la dittatura della loro classe.

Mentre alle masse viene rifilata ancora una volta il virus schedaiolo, come illusoria via d’uscita dal Berlusconismo, i padroni, con una decisione senza precedenti scendono in piazza perché vogliono un berlusconismo senza più l’impresentabile Berlusconi; per cambiare il “cavaliere” purché non si intacchino, nel post- Berlusconi, i loro interessi ma anzi si rafforzino.

Agli sfruttati si prospetta un’unica alternativa: o continuare a subire lo sfruttamento e l’oppressione di classe o spezzare la spirale della rassegnazione facendola finita con i servi della borghesia. Il comunismo è l’unica, credibile, alternativa.

Collettivo Red Militant

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