Scuola e università no image

Published on Ottobre 14th, 2011 | by Militant

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Parità scolastica e i miliardi alle scuole private

Da spacciatori di oppio dei popoli… a fornitori di servizio pubblico in veste privata

Nel decreto, ultima versione, sul federalismo fiscale, sarebbero confermate le esenzioni ICI per gli immobili di cui figura proprietaria la Santa Sede. Non solo le chiese come luoghi di culto, gli oratori e le scuole private, ma anche alberghi (fra cui non pochi ex-conventi tramutati in residenze a pagamento) e centri sportivi. Plauso delle gerarchie ecclesiastiche che così risparmieranno ogni anno circa un miliardo di euro in imposte.

Intanto, per quanto riguarda la scuola, tutti (sinistra, centro e destra nelle periodiche occupazioni delle poltrone governative) hanno da tempo riconosciuto “il valore e il carattere di servizio pubblico delle iniziative di istruzione e formazione, promosse da enti e privati”, come recitava il ministro G. Berlinguer (governo Prodi) nel suo disegno di Legge 2741. Un passo in avanti rispetto persino ai vecchi governi DC! Più che giustificati, quindi i versamenti da parte dello Stato, con cifre perlopiù costanti (riportiamo i dati riguardanti il 2008), destinati alla Chiesa: 972 milioni di euro per gli insegnanti di religione; quasi 600 milioni per le scuole cattoliche e i relativi buoni scuola; quasi 100 milioni per le Università cattoliche.

Una sessantina e più di milioni vanno inoltre all’Università Campus Bio-Medico per la parziale realizzazione di un policlinico universitario e il potenziamento della ricerca biomedica in Italia. Questa “opera apostolica della Prelatura dell’Opus Dei”, fedele al Magistero della Chiesa Cattolica, è “garante del valido fondamento del sapere umano, poiché l’autentico progresso scientifico non può mai entrare in opposizione con la Fede, giacché la ragione (che ha la capacità di riconoscere la verità) e la fede hanno origine nello stesso Dio, fonte di ogni verità”… Inoltre, il suo “personale docente e non docente, gli studenti e i frequentatori dell’Università […] considerano l’aborto procurato e la cosiddetta eutanasia come crimini in base alla legge naturale; […] ritiene inoltre inaccettabile l’uso della diagnostica prenatale con fini di interruzione della gravidanza ed ogni pratica, ricerca o sperimentazione che implichi la produzione, manipolazione o distruzione di embrioni […], riconoscono che la procreazione umana dipende da leggi iscritte dal Creatore nell’essere stesso dell’uomo e della donna, ed è sempre degna della più alta considerazione” (dalla Carta delle finalità).

Da parte sua e sfoderando il suo piffero (non quello delle serate bunga bunga…) l’Unto del Signore accusa i professori della scuola pubblica perché “inculcano valori diversi da quelle delle famiglie; c’è bisogno di educare liberamente i propri figli e quindi di non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato”. Mano al portafoglio, chi ancora ce l’ha, e si iscrivano i figli alle scuole private di preti e suore. Lo Stato accoglie riverente l’invito di papa Benedetto XVI per una educazione confessionale che sappia conformare al meglio cervelli e… anime. E così, mentre si sottraggono una decina di miliardi di euro alla scuola pubblica e si procede alla decimazione di insegnanti e al licenziamento di precari, si elargiscono milioni di euro alla suola privata. Non solo: la Regione Veneto – per contrastare la “deriva laicista”! – ha messo mano al portafoglio “pubblico” e ha donato una copia della Sacra Bibbia a tutti gli alunni, grazie ad una geniale “riflessione” del Presidente Zaia (Lega Nord), probabilmente ispirato dal dio Po….

Nel frattempo, gli strali papali si abbattono su chi attenterebbe “alla fede e alla retta ragione” favorendo nella scuola quella educazione sessuale che “minaccia la libertà religiosa delle famiglie”. L’ossessione sessuofobica della Chiesa è ben nota e non meraviglia affatto che le condanne e le proibizioni millenarie del piacere sessuale (uomo e donna, naturalmente, e agli omosessuali l’imperatore Giustiniano tagliava i genitali mentre Papa Gregorio XIII faceva frustare le cortigiane romane che osavano andare in carrozza…) abbiano avuto la loro parte nello spingere a pratiche dilaganti di malcelata pedofilia. E fra tanta morale cristiana sulla famiglia (e sulla donna “ausiliare”dell’uomo, come dice la Bibbia) nessuno sdegno ufficiale per chi di morale e di donne fa letteralmente scempio, nel contempo baciando servilmente le mani sia del papa romano (al quale sono offerti privilegi finanziari altamente rispettosi della… morale cattolica!) sia del noto satrapo libico, fino a ieri suo socio in affari. Che il Premier sia uomo di forte fede religiosa è confermato dalla costruzione di una personale cappella nella villa di Arcore. (Dopo tutto, quella particolare passione in frequentazioni e giochi sessuali sembra sia stata una prerogativa condivisa storicamente con altri grandi statisti: Walesa si divertiva a letto con adolescenti, Mitterand si divideva fra due famiglie, l’ex presidente d’Israele stuprava le segretarie…).destinati alla Chiesa: 972 milioni di euro per gli insegnanti di religione; quasi 600 milioni per le scuole cattoliche e i relativi buoni scuola; quasi 100 milioni per le Università cattoliche.

Considerazione conclusiva, in perfetta “logica” borghese: i soldi in mano allo Stato scarseggiano, quindi si taglia previdenza, sanità, istruzione. E se proprio la scuola pubblica va in degrado, meglio puntare su quella privata, se non altro in mano a fedeli e sicuri sostenitori del potere, religioso e laico… di sua Maestà il Capitale.

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