Comunicati

Published on Aprile 6th, 2014 | by Militant

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Renzi, sempre dalla parte dell’Europa e dello sfruttamento

“Renzi si è schierato fin da subito dalla parte del potere e dei padroni lasciando soli i lavoratori, i disoccupati e tutte le categorie in difficoltà”, così i Red Militant contro il nuovo presidente del consiglio. Nessuna giustificazione quindi per il neo-insediato Renzi che viene scagliato “dalla parte della barricata dei pochi contro i molti”.

L’organizzazione Red Militant parte in quarta e non lascia scampo alla situazione italiana: “Inutile ricordare la tragica condizione dell’Italia fatta di precarietà, disoccupazione, fame e sfruttamento”.
“A salvare la patria è arrivato Renzi” affermano ironicamente. “Oggi l’Italia e l’Europa possono essere divisi nettamente e in maniera chiara in due blocchi: quello delle masse di sfruttati e quello dei capitalisti bancheri, industriali, politicanti vari”. Riguardo la posizione di Renzi all’interno dell’uno o dell’altro schieramento: ” è facilmente intuibile da che parte abbia deciso di schierarsi Renzi leggendo ogni giorno i giornali grondanti di complimenti e aperte dichiarazioni di supporto provenienti dai vertici europei, dalla Merkel, da Marchionne e persino dalla destra di Forza Italia sono entusiasti della riforma sul lavoro (jobs act), del mantenimento delle spese militari e dell’eliminazione del senato”.

Chiarito da che parte si schiera Renzi secondo gli esponenti di RM, si vanno a centrare due degli argomenti più discussi di questi giorni:
il “job act”, applaudito da tutti i rappresentanti dei poteri forti, sancisce la fine del lavoro stabile per i giovani di oggi e quindi un futuro di totale e assoluta instabilità lavorativa ed economica con la ovvia conseguenza che i lavoratori saranno ancor più ricattabili e sfruttabili; ogni tutela viene spazzata via per lasciare spazio ai padroni e alla loro fame di profitto; oggi si parla anche di salario minimo in stile tedesco con la conseguenza probabile dell’abolizione del contratto nazionale che ad oggi è una seppur blanda garanzia per i lavoratori.
L’abolizione del senato e la nuova riforma elettorale rappresentano lo strumento in mano ai grandi partiti per detenere il controllo dell’intero Paese: tutti i piccoli partiti vengono spazzati via dal parlamento e con essi qualsiasi traccia di opposizione e basta una coalizione per prendere in mano le vite degli italiani ed approvare qualsiasi legge senza più alcun controllo. Forza Italia gioisce per queste riforme e il progetto berlusconiano di una repubblica presidenziale sembra essere più vicino”.

Guardando all’Europa la situazione non sembra essere migliore “l’UE impone alla popolazione di stringere ancora la cinghia mentre gli industriali e i banchieri investono altrove continuando a sfruttare; le prospettive di ripresa in questo sistema sono molto lontane se non inesistenti ma per celare tutto ciò è arrivato il nuovo presidente Renzi le cui menzogne non ci incantano”.
Concludono i militanti “I comunisti, coloro che lavorano ogni giorno per denunciare tutto questo e per rivoluzionare questo sistema socio-economico, hanno delle proposte precise basate sull’organizzazione di comitati di lotta di tutte le categorie di sfruttati, disoccupati, studenti per coordinare le lotte e organizzare una vera rivoluzione culturale, economica e sociale.
Il sistema capitalista ha fallito producendo solo fame, sfruttamento, distruzione ambientale: un’alternativa esiste se si lotta insieme“.

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