Politica Interna

Published on Ottobre 22nd, 2013 | by Militant

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Rivolta dei migranti del CARA di Mineo

La legge italiana prevede un tempo massimo di 3 mesi per esaminare ogni caso di richiesta di asilo e stabilire se si può rilasciare il permesso di soggiorno o meno.
Al CARA di Mineo in tanti attendono (senza sapere quale sarà il loro destino) da anche un anno: ogni settimana si dice loro “tra qualche giorno verifichiamo il tuo caso” e intanto passano mesi e mesi e le speranze di uscire dal quel villaggio svaniscono.
Abbiamo incontrato tante volte i giovani ospitati nel centro e la depressione a livelli clinici è tangibile e tanti sono stati i tentativi di suicidio dal momento dell’apertura del centro ad oggi.

Le accuse fatte ai migranti i quali riceverebbero soldi e sigarette gratis sono pretestuose, purtroppo frutto di una pericolosa deriva razzista.
Chi è ospitato nel CARA non ha diritto a denaro ma a una card utilizzabile solo nel centro per acquistare sigarette e poco più; inoltre la legge vieta agli ospiti del CARA di lavorare in attesa del premesso di soggiorno. Quindi ad esempio non c’è modo di comprare vestiti o di portare cibo all’interno del CARA (tante volte, con le associazioni catanesi di solidarietà, abbiamo portato coperte e vestiti visto che a dicembre i migranti erano ancora in maglietta e pantaloncini a causa della totale mancanza di assistenza).
Per ottenere del denaro vero si cerca di vendere le sigarette per strada a metà prezzo o ci si prostituisce anche per 5€.
Ricordiamo che il centro abitato più vicino è a 11 Km da percorrere a piedi.

Le proteste di oggi sono la dimostrazione che il governo ha brutalmente FALLITO nel cercare di creare dei ghetti lontani dalla civiltà e dagli occhi del paese dove rinchiudere la disperazione di chi fugge dalla guerra.

LA SOLUZIONE PER FERMARE LE PROTESTE A MINEO NON E’ ARRESTARE I MIGRANTI MA RISPETTARE LA LORO DIGNITA’ E I LORO DIRITTI AD OGGI AMPIAMENTE NEGATI.
Contro le leggi razziste dell’ANTIdemocratica Europa e contro lo sfruttamento dei migranti: NO BORDER! NO NATION!
#Liberitutti!

Per altri approfondimenti vi invitiamo a leggere gli altri articoli presenti nel sito.

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