Approfondimento

Published on Settembre 16th, 2013 | by Militant

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UNA RIFLESSIONE SU GENTILE: LA METAFISICA ED IL MARXISMO

Gentile, ammirato anche dai fascisti di Casa Pound

Ci è capitato di leggere il commento di un sostenitore del partito CSP, il quale specifica che il Gentile amato da Fusaro (vedi suo articolo pubblicato sul sito nazionale del partito CSP) è “solo” il Gentile filosofo, esponente del grande idealismo tedesco.

Egli dovrebbe riflettere sul fatto che l’idealismo metafisico è sempre stato, sin dagli albori della filosofia, un supporto costante alle forze politiche reazionarie di cui ha costituito il latente substrato ideologico.

Se un merito ha avuto il Gentile, il FILOSOFO ARMATO, è quello di avere slatentizzato l’aspetto reazionario dell’idealismo, facendone emergere in modo plateale la natura reazionaria.

Tutto il sottofondo ideologico del fascismo è di origine gentiliana.

La massima parte degli scritti firmati Mussolini sono in realtà di Gentile, o da egli rivisti e corretti.

Invitiamo l’ispiratore di questa riflessione ed i suoi amici a rileggere gli interventi pubblici di Gentile che grondano violenza e istigazione all’ omicidio da ogni frase.

Questa è la prassi della filosofia gentiliana. Chi tenta di separare il Gentile filosofo (ben modesto filosofo!) dal Gentile criminale di guerra, esperisce un preordinato tentativo di giustificare ideologicamente l’aberrazione fascista.

Quanto a Marx, certamente cresciuto nel clima dell’ idealismo Hegeliano, il suo sforzo di rovesciare le fondamenta filosofiche correnti appare già dai suoi studi giovanili, come la sua tesi di laurea non certo casuale su due pensatori, Democrito ed Epicuro, che rappresentano l’apice della scuola di pensiero che, prima al mondo, ha posto le basi del pensiero scientifico-materialistico e che proprio per questo ha subito le più dure censure da parte dei poteri dominanti, se è vero che dei pensatori “presocratici” scomodi possediamo solo casuali frammenti.

Scuola di pensiero riemersa faticosamente con Galileo e Newton, e successivamente  con i grandi nomi della scienza moderna.

Quando Marx nella prefazione alla I° edizione del Capitale dice:”Il fisico osserva i processi naturali nel luogo dove essi si presentano……….In quest’opera devo indagare il modo capitalistico di produzione………..”, dichiara senza ombra di dubbio la sua esplicita adesione al METODO SCIENTIFICO galileiano-newtoniano che peraltro viene costantemente e rigorosamente utilizzato nella trattazione dei singoli elementi della sua analisi, in cui sviluppa una serrata analogia con le più aggiornate vette delle scienze naturali della sua epoca, in particolare della termodinamica sulla quale assieme ad Engels si teneva costantemente aggiornato.

Consigliamo all’autore di quel commento, ed anche al suo Fusaro, di leggere Marx, oltre che il loro amato Gentile (la cui esecuzione fu l’inevitabile punizione per una “filosofia” che aveva sulle spalle centinaia di omicidi, di massacri e di torture).

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