Politica Interna

Published on Febbraio 27th, 2013 | by Militant

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Contro l’Europa dei padroni, per il comunismo!

Le istituzioni borghesi fanno acqua da tutte le parti e dimostrano la loro inutilità di fronte alla crisi del sistema capitalistico. Le masse popolari credono sempre meno alla favoletta della democrazia “nata dalla Costituzione” e il crollo nell’affluenza alle urne ne costituisce la prova più evidente.

Il rigetto del rito elettorale, in mancanza di un programma alternativo agli interessi borghesi e agli squallidi politicanti che li rappresentano, rappresenta un importante, anche se embrionale, segno di presa di coscienza.

D’altra parte il successo del Movimento 5 stelle è conseguenza del rifiuto di tanti a sostenere gli schieramenti (di centrodestra e di centrosinistra) che hanno sostenuto fino all’ultimo la politica “lacrime e sangue” del governo Monti.

I diktat che provengono dalle direzioni politico-finanziarie della Banca Centrale Europea sono stati respinti e il dissenso si è identificato elettoralmente soprattutto nello schieramento di Grillo.

Il devastante crollo del riformismo (Rivoluzione civile) spazza il campo dagli equivoci e pensiona definitivamente gli ultimi rappresentanti di una stagione dominata dall’opportunismo politico che ha portato Rifondazone e PdcI a screditarsi definitivamente facendo da ruota di scorta al governo Prodi.

L’illusione grillina (come in passato quella dell’Uomo Qualunque, dei Radicali, della Rete) verrà ben presto ridimensionata dalla durezza delle scelte da adottare di fronte ad uno scontro di classe che si annuncia sempre più acuto.

Le future elezioni saranno un banco di prova per rendere concretamente realizzabile il percorso per la ricostruzione del partito comunista, superando sterili polemiche e divisioni e assumendoci, tutti, le nostre responsabilità di fronte alla classe sfruttata. Ciò va chiaramente in controtendenza con quanto accaduto negli ultimi decenni di frammentazioni e campanilismi dove ogni leader ha voluto creare la propria chiesa che fosse a propria immagine e somiglianza ma oggi più che mai è indispensabile abbandonare queste dinamiche e ritrovare la consapevolezza dell’importanza di un partito COMUNISTA capace di capovolgere la situazione attuale. Ma d’altra parte, se da domani avessimo IL partito comunista sappiamo anche che la percezione che ne avrebbero le masse non rispecchierebbe le effettive potenzialità di questo strumento. Anni di partiti pseudo comunisti al governo, di cui abbiamo parlato sopra, hanno devastato l’immagine del comunismo e del partito comunista: è necessario tornare uniti nelle piazze, nei luoghi di lavoro, nelle scuole ed università e sporcarci le mani per ridare credibilità al futuro partito e riacquistare la fiducia dei lavoratori perchè capiscano che oggi più che mai l’alternativa è solo il socialismo!

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One Response to Contro l’Europa dei padroni, per il comunismo!

  1. Stalinev says:

    Dopo queste elezioni molti si sono posti la domanda “e adesso?”; “Adesso cosa accadrà al nostro paese?”Questa domanda sorge a tutti spontanea, dopo quindici anni di lotte continue tra una destra berlusconiana e una destra non berlusconiana, che si fa chiamare centro-sinistra. Gli italiani si sono dimenticati di cosa fosse la politica parlamentare e sono rimasti rinchiusi in un mondo dove esistevano solo due tipi di elettori e due tipi di politici: i berlusconiani e i non-berlusconiani. Questa deleteria dicotomia sembra essere finita, non per la fine del diretto interessato, piuttosto per la presenza di un terzo soggetto politico che ha catalizzato tutto il malcontento di chi non riusciva più a sopportare questi due tipi d’individui. Questo soggetto è il Movimento 5 stelle di Grillo. Noi ci teniamo a chiarire subito la nostra idea, Grillo non ha alcun merito se non quello di aver goduto di campo libero e ottima pubblicità, lautamente finanziata e orchestrata dall’imprenditore e editorialista Gianroberto Casaleggio. Detto questo non possiamo aspettarci nessun cambiamento da questo nuovo soggetto politico, che ha unito a se elementi di destra e sinistra, grazie ad un miscuglio non organico di idee e parole. Infatti in un tempo come il nostro, in cui i soggetti politici valgono meno di niente, gli elettori si sono accontentati del primo burattino della finanza italiana capace, attraverso l’ottimo utilizzo dei moderni mezzi telematici, di farsi vedere e applaudire da sopra un palco. Il movimento 5 stelle non potrà assicurare un reale cambiamento perché il problema fondamentale del nostro paese non sono i politici corrotti e strapagati, quello è solo una conseguenza di un più ampio problema, che è la società capitalista. Potremmo eleggere il politico più onesto possibile e disposto a lavorare gratuitamente, ma davanti alle contraddizioni che il sistema capitalista gli porrebbe davanti, non potrebbe operare in alcun modo. Un politico, per quanto onesto e scelto tra il popolo, non può impedire che le grandi imprese strozzino gli operai con stipendi da fame; non può costringere le banche ad erogare denaro alle piccole imprese, che chiudono al ritmo di mille al giorno; non può tenere testa ai ricatti che l’UE (che in fondo è solo una grande Germania) impone ai paesi membri. Questi problemi non derivano da una classe politica incapace e corrotta, ma da un sistema inadatto e da superare. Grillo e tutti gli altri partiti vogliono agire all’interno di questo sistema e si ritroveranno sempre innanzi a questi problemi irrisolvibili. L’Italia ha bisogno di un nuovo sistema, che metta le grandi imprese e le banche nelle mani dello stato; che aiuti i lavoratori a riprendere a lavorare in condizioni umane; che esca dall’UE e cerchi nuovi partner economici con cui collaborare. L’Italia ha bisogno del socialismo. Non illudetevi con le promesse di rinnovamento che vi offrono i politici che difendo il sistema capitalista, perché essi agiscono solo nell’interesse della finanza e della conservazione dell’attuale stato di cose, Grillo non è forse uno di quei ricchi e facoltosi nel mare di miseri e poveri? A cosa gli gioverebbe attaccare il capitalismo? Invece è molto più semplice attaccare i politici incapaci, per dirottare l’attenzione dell’elettore su una parte del problema. Oggi è Grillo, ma domani potrebbe essere chiunque altro, perché la finanza italiana prepara sempre degli uomini improfumati di nuovo ma che puzzano di vecchio, un esempio è Matteo Renzi, pronto a scendere in campo con la stessa tattica di Grillo. Guardatevi dagli uomini del capitalismo, perché la soluzione è un sistema nuovo, il socialismo.

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